25 Set Il sale: usiamolo con moderazione
di Simone Magelli
Il cloruro di sodio, meglio conosciuto come sale da cucina, è un composto chimico che viene utilizzato comunemente nelle ricette per insaporire i piatti, è utilizzato per conservare degli alimenti, in particolare carne e pesce e le spezie ed è oggi sempre più utilizzato come esaltatore di sapidità in diversi alimenti. Sono diverse le tipologie di sale in vendita, dal sale marino al salgemma, passando per il fior di sale. Si ricava principalmente dal mare, anche se in alcune zone come ad esempio in Romania, esistono cave sotterranee dalle quali è possibile ricavarlo.
Il sale però, come qualsiasi alimento, deve essere assunto con parsimonia per evitare problemi alla salute. Un consumo eccessivo di sale, infatti, può essere responsabile di diverse malattie come:
– IPERTENSIONE: il sale è dannoso soprattutto per le persone che soffrono di pressione alta. Sebbene un organismo sia perfettamente in grado di eliminare l’eccesso di sodio, assumere troppo sale, a lungo andare, favorisce l’insorgenza della malattia nelle persone predisposte.
– OSTEOPOROSI: l’eccesso di sale favorisce l’escrezione renale di calcio, di cui la dieta è spesso povera. Il calcio è un minerale essenziale per le ossa e una sua carenza aumenta significativamente il rischio di sviluppare osteoporosi.
– OBESITÀ: chi consuma regolarmente cibi ricchi in sale corre un maggior rischio di incrementare il suo peso corporeo e sviluppare sovrappeso e obesità. Infatti, anche se il sale è praticamente acalorico, esso infatti, stimola il centro della sete localizzato nell’ipotalamo e, di conseguenza, il corpo richiede un maggior quantitativo di acqua. Spesso, i soggetti tendono ad assumere bibite zuccherate o alcoliche per soddisfare questo senso di sete incrementato così l’introito calorico nella dieta (fino a 50-150 kcal per lattina da 330 ml).
Bisogna inoltre ricordare che, oltre a predisporre alle patologie sopra elencate, l’apporto di sale nella dieta va assolutamente attenzionato nei soggetti già affetti da patologie, come l’insufficienza renale, lo scompenso cardiaco e la cirrosi epatica.
Per un soggetto sano, un lieve eccesso di sale nella dieta, non rappresenta un grave problema poiché l’organismo riesce a gestire l’eccesso di sale attraverso l’escrezione renale, ma, quando protratto nel tempo, questo può rappresentare un fattore di rischio importante per diverse patologie, oltre a favorire la ritenzione idrica e dare problemi di inestetismi cutanei.
Come limitare il consumo di sale? Ecco a voi 5 utili consigli:
- Non mettere sale a tavola, così da evitare di aggiungere ulteriore sale per condire i cibi.
- Limita il consumo di snack salati preferendo quelli senza sale.
- Prestare molta attenzione alla lettura dell’etichetta degli alimenti, preferendo quelli a basso contenuto di sale.
- Scolare e sciacquare le verdure e i legumi in scatola e mangiare più frutta e verdure fresche che sono ricche in potassio
- Usare le erbe, le spezie, e il limone per aggiungere sapidità ai piatti, al posto del sale
L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi, corrispondenti a circa 2 grammi al giorno di sodio.