Conoscere la patologia per prevenire: il Diabete

Conoscere la patologia per prevenire: il Diabete

di Simone Magelli

 

Il Diabete rientra tra le patologie non trasmissibili, un gruppo di malattie croniche che possono insorgere in seguito a stili di vita e abitudini non corrette. E’ una malattia molto comune: si stima che in Italia circa 3 milioni di persone abbiano ricevuto una diagnosi di diabete e che molti altri abbiano la malattia senza saperlo.
Quando parliamo di diabete, ci riferiamo ad una condizione in cui si hanno elevati livelli di glucosio nel sangue (glicemia) in seguito ad un deficit biologico o acquisito dell’insulina prodotta dal pancreas.

Il diabete non è una malattia contagiosa, non può essere trasmessa direttamente. E’ stata individuata una certa familiarità allo sviluppo della patologia, soprattutto nel diabete di tipo 2, per cui un grado di parentela diretto con un soggetto affetto da diabete può predisporre all’insorgenza di quest’ultimo. Per conoscere la patologia bisogna conoscerne i sintomi più comuni quali: molta sete, frequente minzione, aumento dell’appetito, mancanza di energie. Questi ci danno un campanello d’allarme che qualcosa non va.

Distinguiamo un diabete di tipo 1, non prevenibile in quanto genetico e dovuto alla distruzione delle cellule pancreatiche che producono l’insulina e un diabete di tipo 2, meglio conosciuto come “alimentare”, ha un’incidenza più alta tra i due ed è dovuto ad un malfunzionamento dell’insulina.
Tra quelli che possono essere fattori di rischio per il diabete tipo 2 abbiamo: una certa familiarità diretta, eccesso di peso corporeo, sedentarietà, iperalimentazione, fumo di sigaretta, ipertensione, elevati trigliceridi, alta uricemia o gotta.

La prevenzione del diabete tipo 2 è fondamentale per non farsi cogliere di sorpresa. Basta stare attenti a seguire una dieta corretta e uno stile di vita sano.
Infatti, uno dei principali fattori di rischio per il diabete di tipo due è l’eccesso di peso. Gli obesi hanno un rischio di contrarre il diabete 10 volte più alto delle persone normopeso. Inoltre, chi mangia molto e predilige cibi ricchi di zuccheri semplici e di grassi animali ha un rischio maggiore, mentre una dieta ricca di fibre (cereali integrali, legumi, vegetali) ha un rischio minore. Una dieta ipocalorica in persone con eccesso di peso e glicemia non ottimale ha dimostrato di essere in grado di prevenire il diabete.

La sedentarietà, inoltre, rappresenta un ulteriore fattore di rischio di diabete tipo 2. Chi non svolge attività fisica ha un rischio di diabete maggiore rispetto a chi pratica sport. Studi recenti hanno dimostrato che in persone con eccesso di peso e glicemia non ottimale svolgere programmi strutturati di attività fisica previene il diabete.

Monitoraggio (visite ed esami periodici)
Il programma di cura deve includere visite mediche periodiche dal proprio medico di medicina generale e dallo specialista diabetologo, secondo un protocollo concordato che tiene conto delle caratteristiche cliniche del paziente. Il programma di cura deve includere uno screening ed una stadiazione periodica delle eventuali complicanze croniche della malattia, con l’esecuzione, ripetuta ad intervalli pre-stabiliti, dei seguenti esami:
esame del fondo dell’occhio o retinografia
microalbuminuria, creatininemia, filtrato glomerulare
elettrocardiogramma
ecocolordoppler delle carotidi
ecocolordoppler delle arterie degli arti inferiori
Questi esami vanno programmati secondo un calendario che tenga conto di tipo di diabete, presenza/assenza di complicanze, ecc.

Oggi non ci sono più scuse per non combattere il diabete, ne conosciamo le cause principali e le cure adatte a tenerlo sotto controllo. Il passo in più che bisogna fare è prevenirlo: controlli periodici della glicemia e cercare di mantenere un corretto stile di vita sono le nostre uniche armi a disposizione per evitare l’insorgere di questa patologia che ci accompagnerà per tutta la vita.